Rose e Focacce

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    CITAZIONE
    Meredith Rose è una ragazza irlandese di origini italiane di 24 anni che lavora in una focacceria gestita dai suoi genitori, occupandosi nella preparazione delle focacce. Adora cucinarle ed ha chiamato il negozio "Rose e Focacce" proprio perché adora le focacce ed allo stesso tempo anche le rose, tant'è che la focacceria si distingue per essere abbellita di rose, scelta inusuale essendo un luogo rustico.
    Da sempre bullizzata dai suoi coetanei a causa di un handicap che non le permette di parlare come gli altri, a causa di ciò non riesce ad instaurare un rapporto sociale con le persone, può solo contare l'appoggio e l'aiuto dei suoi genitori. Le cose iniziano a cambiare quando un certo Micheal viene assunto come fattorino del negozio e tramite questo ragazzo, conoscerà alcuni suoi amici e nuove persone, tra cui Anthony Pitton, un ragazzo dal carattere un po' tenebroso e dal passato tumultuoso. Come lei, anche Anthony si fida ben poco delle persone...

    PROLOGO

    Se c'è una cosa che adoro durante il mio tempo libero è scrivere sul mio diario segreto. Avrò pure ormai ventiquattro anni suonati - voglio dire, chi a quell'età scriverebbe ancora sul diario segreto?!- ma non me ne importa: sono libera di esprimermi e di dire ciò che penso... dal momento che sono impossibilitata di parlare rispetto a tutte le altre persone normali.
    Perché sì, io non sono normale, non lo sono mai stata e mai lo sarò. Finché parlo a rallenty come sostenevano i miei compagni di scuola con tanto di sfottò, non sarò mai come tutte le altre persone.
    E fosse solo il parlare il mio problema: a causa di questa disabilità che ho fin da piccola, non sono grado di fare altre cose... come cucinare per esempio. L'unica cosa che mi riesce bene è preparare focacce. Amo le focacce, le mangerei a colazione nonostante preferisca il dolce la mattina e non a caso lavoro in una focacceria, gestita dai miei genitori. Non mi diletto solo nel preparare le focacce ma anche ad altre pietanze come frittura mista e panini, facendomi aiutare da mia madre.
    Un posto del genere a Dublino è decisamente fuori dal comune ma l'idea di aprire una focacceria qui è stata di mia madre essendo di origini italiane ed è riuscita a convincere mio padre visto che la sua idea era quella di aprire il classico pub irlandese.
    Scontatissimo dal momento che in Irlanda, pub del genere ne spuntano come funghi.
    Solo adesso mi sto rendendo conto che sto scrivendo tutto questo sul mio diario, come se stessi scrivendo una storia, magari un'autobiografia su di me.
    Ma cosa sto pensando, a chi interesserebbe la storia di una disabile come me...




    ED ECCOMI QUAAAAAAA
    No ok, sono seria.
    Cosa a dire a riguardo. Erano ANNI che volevo scrivere una storia del genere, Meredith ed Anthony sono i miei OC da più di dieci anni e non a caso erano protagonisti di una storia d'amore che scrissi in un vecchissimo forum sulle Winx... scritto da cani perché avevo 15 anni, infine la storia era decisamente diversa, a partire dal titolo. L'unica cosa che ho mantenuto originale del vecchio progetto è l'aspetto dei due protagonisti e il fatto che la FL avesse un'handicap (nella precedente storia era zoppa).
    Per il resto, spero che la storia vi piaccia e prossimamente pubblicherò anche su EFP dal momento che la storia avrà sfumature erotiche (ops °° tranquilli, qui i capitoli saranno censurati) e ci sono diverse parole scurrili X°D (anche qui censurati e cambiati con parole più puerili)
    Buona lettura <3

    Edited by Hime ~ - 5/6/2022, 19:15
     
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    Ciao Gabry!
    Ho letto ora il prologo di questa storia, che mi ha colpito in positivo: la scrittura calzante, l'ambientazione al negozio in Irlanda, le difficoltà della protagonista...
    Sarei curiosa di dare un'occhiata anche ai capitoli, se deciderai di pubblicarli anche qui sul forum. :)
     
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    Sono troppo contenta che ti piaccia >^^^<
    Comunque assolutamente, i capitoli verranno aggiornati sia sul forum che su EFP e Wattpad e verranno accompagnati da degli artwork realizzati dalla sottoscritta ^^
    Giusto il tempo di revisionare i capitoli (sono pronti fino al 6) e fare le scene disegnate xD
     
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  4. Leah‚
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    Ma che carina!! Mi sono fermata a leggerla, credo sia proprio una intro da romanzo rosa, e credo che sarà interessante vedere una protagonista "imperfetta"! Complimenti anche per l'impegno con le illustrazioni, hai del talento! ^^
     
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    Grazie mille >////<
    Sì, la storia è al 100% un romanzo rosa perché ho da sempre un debole per questo tipo di storie xD
     
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    1° Capitolo
    Meredith POV



    Mentre scrivevo sul mio diario segreto, mia madre bussò alla porta.
    Annuii semplicemente "uhm" per farle capire di poter entrare.
    «Scusa se ti disturbo durante il tuo momento da solitaria rinchiusa in camera» squillò lei contenta mentre io la guardai torva per la battuta poco spiritosa.
    «Volevo dirti che io e tuo padre abbiamo assunto un nuovo ragazzo che ci aiuta con le consegne poiché ha la bici. Preferivamo uno con la moto ma dal momento che questo ragazzo desiderava tanto trovare un lavoro e sembrava molto serio e disponibile, abbiamo deciso comunque di accettarlo e comincerà già domani»
    «Wow...» dissi per tutta risposta.
    Non sapevo se essere felice o meno. Forse no. L'idea di avere uno sconosciuto tra i piedi durante le mie ore di lavoro proprio non mi aggradava. Il bullismo a scuola mi aveva segnata del tutto e da quando avevo finito il liceo, ero diventata sempre più chiusa, insicura e direi anche molto asociale. Non avevo amici né conoscenti. Le uniche persone di cui potevo contare erano i miei genitori e nient'altro.
    Però magari, dal momento che lui avrebbe dovuto occuparsi delle consegne e stava più fuori che dentro, forse non lo avrei visto più di tanto...
    «Sai, sono molto contenta che arrivi questo ragazzo, così potreste fare amicizia, siete comunque coetanei» replicò contenta mia madre
    Anche no, grazie.
    Feci "no" con la testa ma mia madre insistette con dolcezza: «Mia cara, non puoi rinchiuderti per sempre tra casa e lavoro - in questo caso cucina visto che al bancone non ci sei mai- e allontanarti da chiunque che non sia io e tuo padre. Il mondo è cattivo ma allo stesso tempo c'è tanta gente per bene e non sai cosa ti perdi là fuori se provi solo per una volta a fare qualcosa di diverso, oltre a fare la spesa con me... magari in un parco e conoscere delle ragazze e perché no, anche un bel ragazzo» strizzando l'occhio.
    Non potevo dire che avesse torto ma pensai che la facesse troppo facile dal momento che chi mai avrebbe voluto fare amicizia con me: non potevo fare un discorso perché ci mettevo millenni, potevo solo annuire ma sarei poi stata l'anima morta della compagnia... inutile e significante.
    Detto questo, mia madre se ne andò e chiuse la porta, nel frattempo io continuai a scrivere, a scrivere cose senza senso probabilmente.

    KYx9a0C

    -

    «Salve a tutti, io sono Micheal, piacere di conoscervi!»
    Un ragazzo dai capelli castani color nocciola si presentò davanti a noi. Era il ragazzo delle consegne e lui, io e mia madre stavamo fuori, davanti al negozio. Aveva occhi verdi color smeraldo ma l'altro occhio -il destro- a malapena si vedeva, coperto da un grande e lungo ciuffo castano, ben pettinato. Arrossì dopo la presentazione, constatando che fosse una persona timida come me.
    Il ragazzo di nome Micheal guardò la nostra focacceria e potette subito notare il suo dettaglio peculiare: le rose. Quando i miei decisero di aprirne una, fu un'idea mia di abbellirla con rose, giusto per renderla più carina e magari acchiappare più clienti. Non a caso il nostro negozio lo chiamammo Rose e Focacce proprio per questo. D'altronde i fiori piacciono a molti, no? E poi la rosa era il mio fiore preferito e solitamente al mio compleanno, oltre ad una semplice torta di cioccolato, chiedevo solo ed esclusivamente rose come regalo ai miei genitori. So che molte ragazze avrebbero preferito un make-up, vestiti, gioielli e forse non ironicamente una vera e propria carta di credito per lo shopping, ma io non ero quel tipo di ragazza e soprattutto se c'era una cosa che odiavo, era lo shopping: trucco e vestiti non facevano per me.
    E considerando che avevo dei gusti particolari - amavo gli abiti in stile anni '50 -, solitamente era mia madre a cucire gli abiti per me. A volte cercavo di cucirmeli da sola ma ci mettevo il doppio del tempo, più una buona dose di difficoltà.
    «Mi piace l'idea delle rose» esclamò ad un tratto Micheal molto soddisfatto. «Ti ringrazio caro, è stata un'idea di nostra figlia Meredith: adora le rose ed i fiori in generale e per rendere il nostro posto più accogliente ma allo stesso tempo innovativo e fresco, ha ben pensato di applicare delle rose, sia fuori che dentro!» cinguettò mia madre.
    «È bizzarra come cosa -in senso buono!- perché parliamo pur sempre di un negozio che vende cibo salato e fritto e solitamente i fiori li ho visti nei ristoranti o massimo nei bar eleganti e sale da thè... quindi insomma, non si vede tutti i giorni un take-away decorato di rose! Ora comprendo anche la scelta del nome... Fantastico!!»
    Arrossii. Era la prima volta che una persona, al di fuori della mia famiglia, mi faceva un complimento per un'idea. L'avevo sempre trovata carina ma nulla che potesse essere così geniale e strepitosa come lo stava descrivendo lui.
    «Comunque» continuò Micheal «questa è la mia bici ed ovviamente, come mi avete chiesto, mi occuperò delle consegne a domicilio!»
    Incominciava a starmi simpatico, forse mia madre aveva ragione; nel mondo, nonostante la cattiveria, si potevano trovare comunque persone a modo come Micheal. Certo, lo conoscevo da neanche un quarto d'ora però in quel momento potevo dire che mi aveva fatto una buona impressione, speravo di non ricredermi.
    Ci mostrò la sua bici, non particolarmente nuova o comunque moderna ma neanche vecchia ed alla fine era adatta per il suo lavoro da fattorino. Era di colore verde smeraldo, come il colore del suoi occhi e della sua felpa ed incominciavo a pensare che forse amasse il verde.
    Entrammo dentro per mostrare al nuovo arrivato l'interno e di tutte leccornie che si trovavano nel bancone.
    «Oh cielo, incomincio ad avere l'acquolina in bocca...» esclamò lui e potevo giurare di vedere della bava sulla bocca... forse aveva davvero fame!
    Mi feci coraggio ed incominciai a parlare.
    «Vuuuuuoi uuuuna fooocacciaaa?»
    Mi guardò. Cominciai a sudare freddo. Forse era la prima volta che sentiva una persona a parlare così e chissà cosa stesse pensando. Che gli facevo pena probabilmente.
    Ed invece mi sbagliavo. Vidi una scintilla nei suoi bei occhi verde smeraldo, una luce mai vista fino ad'ora negli occhi di una persona.
    In contrasto con i suoi occhi lucenti, in viso spuntò un sorriso che mi fece scaldare il cuore.
    «Grazie mille, accetto molto volentieri»
    Per la prima volta, dopo tanti anni, mi sentii felice. Non solo mi aveva riempita di complimenti per la mia idea sulle rose ma non aveva neanche detto nulla sul mio modo di parlare, forse a lui del mio handicap non gli importava affatto. E nessuno e dico nessuno lo aveva fatto se escludiamo la mia famiglia. Chissà, dopo tanti anni di solitudine, potevo mai avere un amico?
    Gli offrii un trancio di focaccia e se lo mangiò in due secondi. Dire che lo aveva apprezzato è poco! «L'hai fatta tu?»
    Feci di sì con la testa sorridendogli.
    «È davvero buona! Non avevo mai mangiato una focaccia prima d'ora e adoro che sia così fritta e croccante! Non sarà salutare o dietetica ma chi se ne importa!» rise lui ed incominciai a ridere anch'io.

    MrHjh6F



    Finalmente il primo capitolo *__*
    Scusate se è un po' corto ma prometto che nei prossimi (più o meno °°) saranno un po' più lunghi.
    E' stato parecchio stancante disegnare gli artwork, soprattutto il secondo ma spero che possiate apprezzare le tavole! >^^^<

    Edited by Hime ~ - 21/8/2022, 18:37
     
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    Ciao Gabry! Innanzitutto complimenti per le illustrazioni, sei veramente bravissima! *_* La tua pazienza è solo da ammirare.
    Anche la storia la trovo molto calzante, semplice ma non banale. Davvero un buon inizio!
    Allora aspetto i prossimi capitoli. ^_^
     
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    Awww, grazie mille! Sono tanto contenta che ti piaccia >W<
    Io spero davvero che qualche casa editrice lo possa pubblicare, sigh ;;
     
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    CITAZIONE (Hime ~ @ 24/5/2022, 14:01) 
    Awww, grazie mille! Sono tanto contenta che ti piaccia >W<
    Io spero davvero che qualche casa editrice lo possa pubblicare, sigh ;;

    Hai già fatto qualche richiesta? :)
     
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    Non ancora perché la storia non è completa, la sto scrivendo man mano.
     
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    2° Capitolo
    Meredith POV



    Erano passate diverse settimane dall'arrivo di Micheal come membro dello staff della nostra focacceria e devo dire che grazie alle consegne a domicilio, il tutto smaltite da Micheal che andava in bici ci avevano garantito un bel po' di incassi. Addirittura mio padre aveva pensato di mettere un paio di tavolini, sia fuori che dentro per permettere la consumazione anche da seduti. Mi sembrava un'idea fattibile sperando che in quattro ovvero io, mio padre, mia madre e Micheal potevamo cavarcela comunque senza dover cercare un'altra persona. Magari mia madre poteva occuparsi sia del bancone che per le ordinazioni o lo avrebbe potuto fare pure Micheal quando non c'erano prenotazioni per le consegne a domicilio.
    Di farlo io non se ne parlava proprio. Tralasciando che già aiutavo mio padre per la preparazione delle focacce ma non ero proprio idonea nel ruolo della cameriera con la disabilità che avevo.

    -

    «Chissà cosa posso regalare a Charlotte per il suo compleanno...»
    Mentre preparavo le pizze, sentii borbottare Micheal dall'altro lato del negozio. Era appena tornato per consegnare delle focacce in una villa qui vicino e dopo questa poteva riposarsi dal momento che non c'erano più prenotazioni. Charlotte aveva detto? Chi poteva essere? La sua ragazza?
    E dire che mia madre qualche giorno fa mi aveva fatto una testa enorme di provarci con lui per poi scoprire che aveva una fidanzata o comunque innamorato di un'altra.
    Misi le focacce nel forno elettrico ed uscì dalla cucina per vedere Micheal.
    Lo vedevo piuttosto preoccupato e sembrava che volesse parlarmi per chiedermi consiglio. Peccato solo che io fossi l'ultima persona della lista nel poterlo aiutare dal momento che non capivo assolutamente nulla di rapporti sociali e di conseguenza pure sull'amore.
    «Tu non ti sei mai innamorata?» mi domandò lui all'improvviso.
    Avevo subito del bullismo pesante a scuola, figurati se avessi perso la testa per un ragazzo.
    Feci no con la testa.
    «Capisco»
    A quel punto voglio decisi di togliere un dubbio per quanto mi fosse già chiaro.
    «Chaaaarlotte è la tuaaa ragaaaazaa?»
    «Magari» mi rispose piuttosto sconsolato.
    «Come si dice oggi... la mia crush? Direi proprio di sì»
    Mi mostrò una sua foto di lei dal suo cellulare: una ragazza dal fisico minuto con lunghi capelli castani leggermente ondulati ed occhi verdi ma da un colore diverso rispetto a quelli di Micheal. A giudicare dalla foto sembrava molto carina -più carina di me sicuro- e gli feci cenno di raccontare qualcosa in più, anche per aiutarlo... magari.
    «Vedi, poco fa, mentre stavo ritornando al negozio, ho ricevuto una chiamata dal mio migliore amico e sia lui che lei -ovvero Charlotte- stanno tornando dagli Stati Uniti dopo mesi di lavoro lì. Lei è una mia amica d'infanzia e sono cotto di lei da quando sono piccolo, tuttavia non mi sono confessato perché ecco... non credo di essere il ragazzo giusto per lei. Sono un povero fattorino e niente più mentre lei in poco tempo è diventata una delle stiliste più note di tutta New York ed ha solo 21 anni! Ah, compie gli anni tra qualche giorno, quindi festeggerà il suo compleanno a Dublino e perciò volevo farle un regalo ma non so cosa, ecco...»
    Stilista... wow, io a 21 anni mi limitavo tra casa e focacceria, a scrivere il mio diario segreto e cucinare focacce... mi facevo schifo da sola. E compresi lo sconforto di Micheal nella sua poca autostima. Avrei voluto dirgli qualcosa, dirgli di farsi forza e di non abbattersi ma non potevo dare consigli se ero io per prima la persona più insicura e poco fiduciosa nelle sue capacità.
    Le parole a volte servivano a poco e quindi mi limitai a dargli una pacca sulla spalla, gesto che venne apprezzato dallo stesso Micheal dal momento che mi sorrise.
    «Grazie mille, mi sento meglio» mi rispose lui. Non ero sicura di aver contribuito a chissà cosa ma ero contenta di avergli risollevato l'umore.
    «Dopoooo usciamooo?»
    «Eh?!»
    Sì che mi avevi sentito bene. Dopo il lavoro saremmo usciti insieme per trovare il regalo per la sua Charlotte. Volevo aiutarlo a tutti i costi, fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto.

    uDZrZHe

    -

    «Quindi mi consigli un mazzo di fiori?»
    Feci di sì con la testa.
    «Uhm»
    Guardò diversi fiori fuori dal fioraio ma non sembrava molto convinto.
    Una volta chiuso il negozio per una pausa durante il primo pomeriggio, corremmo subito dal fioraio più vicino perché la mia idea era quella di regalarle un mazzo di fiori. Non conoscevo Charlotte ma da come l'aveva descritta sembrava una ragazza molto semplice, tranquilla, gentile e spontanea. Insomma, praticamente un angelo di persona.
    Sentendo tutte queste sue caratteristiche, mi veniva in mente come fiore la margherita e così gliela indicai.
    Continuò a rimanere perplesso ed io non sapevo più che fare fino a quando non uscì fuori dal negozio Lola, la figlia del fioraio. Lola era una ragazzina di 14 anni esperta di fiori, molto vivace, che riusciva ad accattivare i clienti con la sua parlantina. Tendeva ad essere un po' troppo logorroica ma riusciva comunque nel suo intento a fare cassa. La sua esuberanza la si notava dal suo vestiario; sgargiante e molto alla moda.
    Ci osservò con curiosità e ci salutò:
    «Oh, ciao Meredith!»
    La salutai con educazione facendo un cenno con la mano.
    «Vi serve un aiuto?» squillò lei, forse contenta che oggi avrebbe guadagnato qualche soldo.
    «Beh, ecco... volevo comprare un regalo per un'amica e Meredith mi aveva consigliato dei fiori anche se non sono del tutto convinto...»
    «Amica... certo, ed io sono la regina Elisabetta»
    «Come scusa?!"
    «Eddai, non fare il finto tonto! Sei diventato rosso come il fuoco e quindi ho già capito che quella pseudo amica è più di un'amica. A chi vuoi prendere in giro?»
    «Argh, piccola disgraziata!» bestemmiò Micheal.
    Povero ragazzo, avevamo tante cose in comune tra cui il non saper mentire e fare la figura dei bamboccioni.
    «E va bene, hai ragione» sbuffò Micheal mettendo una mano sulla fronte e Lola che gongolava per la soddisfazione, manco avesse azzeccato il futuro.
    «Che poi pensavo che tu e Meredith eravate fidanzati ma quando hai detto questa faccenda del regalo, era improbabile che fosse lei; chi comprerebbe un regalo se poi è presente la persona che lo deve ricevere? Che sorpresa sarebbe poi, ahahah»
    All'improvviso però divenne seria.
    «Però scusa... perché mai non sei convinto di comprarle dei fiori? Cos'è, non ti fidi di noi? Del nostro negozio? Non ti consiglio di andare dal fioraio vicino alla metropolitana, i nostri fiori sono i migliori!»
    Oh no, aveva capito tutto un'altra cosa.
    «Ehm, ma il problema non è questo. Pensavo che regalarle un mazzo di fiori sarebbe stato un po' troppo semplice, un po' scarno e...»
    «Bro ma scherzi?»
    «Ti prego, non chiamarmi bro...»
    «Ok scusa! I miei genitori mi dicono sempre che devo portare rispetto ed educazione ai nostri clienti ma io li tratto come se fossero i contatti della mia friendlist su Facebook!»
    «E comunque alla fine riesci ad acchiappare clienti... -a detta di Meredith-»
    «Che ci posso fare se sono carina e simpatica?»
    Notai Micheal spazientirsi ed incominciai a pensare che forse era davvero meglio andare dal fioraio vicino alla metropolitana. Si girò e mi parlò sottovoce. «Senti... nulla di personale ma sicura che comprare dei fiori da questa bimbetta sia una buona idea? Già i fiori come regalo mi convincono poco, peggio ancora se a sbrigarci è una ragazza che blatera sciocchezze facendomi perdere la pazienza»
    Non sapevo cosa dirgli onestamente ma più che altro, Lola faceva così con tutti.
    «Fidatiii dii leiii»
    Lola finalmente si ricompose perché seguita dal buon senso o perché aveva sentito la nostra breve conversazione e decise seriamente di aiutarlo.
    «Premetto che quando si tratta di regali, sono la persona più indecisa dell'universo. Vuoi perché i regali migliori -chiamasi quelli che ho azzeccato- li ho già fatti, vuoi perché il regalo che magari potrebbe piacere a quella determinata persona costa troppo ed uno non può aprire un mutuo per un regalo, quindi che faccio? Semplice, un mazzo di fiori più una cartolina di auguri con tanto di dedica. Voglio dire, cosa c'è di più bello dei fiori regalati invece di tante cose inutili?» concluse il tutto con fare teatrale.
    «Pensavo che fosse sempl-»
    «Semplice un corno!!» urlò Lola in faccia al povero Micheal.
    «Guarda!!» e spalancò le braccia e mani indicando i fiori esposti fuori.
    «Ti sembrano così semplici i fiori? A parte che profumano pure e il loro profumo è di serie, non lo spruzziamo noi!»
    «Ah, che battuta!»
    «Simpatica, vero?»
    «Per niente»
    Decisi di intervenire a malincuore.
    «Seeeeguii il consigliooo di Looola eee preeendi lee margheriite»
    «Wow Meredith, non mi aspettavo che fossi esperta di fiori!» mi domandò elettrizzata Lola.
    «Abbastanzaaa»
    «Ah già, ora che ci penso, la tua focacceria è zeppa di rose, ora capisco tutto»
    Nonostante il carattere irriverente, Lola era comunque una brava ragazzina. Era una di quelle pochissime persone di cui non mi faceva pesare la mia disabilità e con ciò mi sentivo più a mio agio a parlare.

    cWamZzT

    «Ok, prendo dei fiori ma potresti gentilmente spiegare il perché le margherite? Voglio dire, ci sono tantissimi fiori e vorrei capire se questa tua scelta si basa su una logica particolare. Le margherite sono belle, indubbiamente, ma ci sono tanti altri fiori bellissimi che sto vedendo come tulipani, orchidee...»
    «Cooonoscii il liiinguaggiooo deei fiiori?»
    «Uhm... mi spiace ma no» rispondendomi un poco imbarazzato.
    «Meredith ha capito tutto!»
    Ringraziai mentalmente Lola per il compito della spiegazione visto che ci avrei messo troppo tempo a spiegarglielo.
    «Quello che sta cercando di dire Meredith è che i fiori hanno un significato e vengono regalati proprio per lanciare un messaggio speciale ad una determinata persona. Per esempio il quadrifoglio simboleggia la fortuna. Nel caso della margherita, rappresenta l'arrivo della primavera. E' nota per la sua delicatezza, simboleggia semplicità, innocenza e purezza di corpo/spirito. Ma anche modestia, pazienza, riflessione, amore fedele... oh insomma, senza girarci intorno, prendi le margherite! Più di così non so come convincerti.»
    «Oh no, devo dire che mi hai convinto abbastanza ed elencando le caratteristiche della margherita, direi che combaciano con la personalità di Charlotte, quindi che dire... grazie Meredith!»
    Non compresi il perché del suo grazie dal momento che la spiegazione l'aveva ricevuta da Lola e non da me e perciò lo guardai perplessa.
    Micheal colse al volo il mio pensiero, come se mi avesse letto nella mia mente e cercò di spiegarsi meglio.
    «Quello che voglio dire è che anche se Lola mi ha descritto molto dettagliatamente le caratteristiche del significato del fiore, sei stata tu comunque a consigliarmi la margherita perché avevi capito fin da subito che potesse andare bene per Charlotte. Lola sarà pure un'enciclopedia dei fiori -ma se per questo neanche tu non sei da meno!- ma nulla vieta che poteva consigliarmi un fiore completamente sbagliato...» E guardò Lola con un'espressione parecchio suscettibile.
    «Ehi, come ti permetti?! Guarda che non ti vendo più le margherite!»
    «Non è un problema mio, le posso acquistare altrove»
    «Ok, punto a tuo favore. Le vuoi prendere adesso oppure le devi ordinare per un giorno specifico?»



    Sono stata parecchio impegnata per questo ho tardato per la pubblicazione del secondo capitolo RIP
    Il prossimo vi annuncio che sarà un po' più corto... tuttavia, vedrete il protagonista maschile uwu

    Edited by Hime ~ - 21/8/2022, 18:39
     
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    Ciao, eccomi qui anch'io! Finora ho letto il prologo e il primo capitolo.
    Innanzitutto, complimenti per la parte grafica: penso che la storia renderebbe davvero tanto in forma di fumetto e i tuoi disegni lo confermano! Parlando più specificamente della trama, apprezzo l'idea di dare spazio a una protagonista con un handicap - e mi piace il tocco "fiorito" che hai voluto dare alla focacceria ;) Non sapevo, però, che tu fossi anche su Wattpad, pensavo che avessi frequentato solo EFP! Hai pubblicato altre storie, allora?
     
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    Mi fa tanto piacere che tu abbia apprezzato il prologo ed il primo capitolo, grazie mille! ><
    Comunque, inizialmente la storia doveva essere un fumetto vero e proprio. Purtroppo realizzarlo sotto forma di fumetto era troppo impegnativo per me, sia a livello di tempo che di difficoltà. Non ho fatto l’artistico e non faccio una scuola d’arte, di conseguenza pur avendo una dote nel disegno, ho non poche lacune nella prospettiva e quindi il risultato sarebbe stato un poco meh ;;
    Dal momento che mi è sempre piaciuto scrivere e tutti questi personaggi facevano parte di una mia vecchia storia scritta quando ero allora un’adolescente, ho poi pensato di renderlo appunto una storia con però delle tavole realizzate da me per dare l’idea di un fumetto.
    Io su EFP ci sto da anni ed ho scritto diverse one-shot basati su anime e videogiochi ma ormai quel sito praticamente morto, difatti non ho neanche pubblicato il secondo capitolo lì, al contrario di Wattpad (di cui mi sono iscritta da poco, neanche un mese) che lo preferisco e posso almeno vedere quante persone stanno leggendo la storia.
     
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    da qualche parte al fianco di Will Turner ❤

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    Capisco ^_^
    Be', se vuoi farti un giro sul mio sito, puoi pubblicare anche lì. La comunità di lettori è ancora piccola, ma pian piano si sta "costruendo"...
     
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    Oh, ottimo! Ci farò un salto e magari contribuirò pure io come utente per la crescita! ^^
     
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